LE ORIGINI DI CAMPAGNANO DI ROMA
I primi insediamenti accertati, avvengono circa nel 1500 a.C. intorno alla Valle di Baccano.
Nel 1985 nella zona di Poggio del Mello, durante alcuni lavori, è stata rinvenuta un’antica tomba risalente al VIII sec a.C. con il suo corredo di ceramica e alcuni oggetti in bronzo.
Una gola artificiale datata VII sec a.C. collega la Valle di Baccano e il Lago di Martignano, ed è possibile attribuirne la “costruzione” all’antico popolo Etrusco. Tra Etruschi e Romani ci furono molte battaglie, alcune proprio nel territorio Campagnanese, ma verso l’inizio del III sec a.C. l’intera area cominciò a popolarsi, entrando a far parte del dominio romano.
Venne poi costruito sulle cime del Monte Razzano un tempio dedicato a Bacco, Dio del vino e divinità della religione romana, oggi non più esistente da cui ha origine il toponimo “Ad Baccanas” dato proprio alla Valle di Baccano.
Nel I sec a.C. continuano a nascere altri insediamenti, fino ad arrivare al III sec. d.C. dove possiamo vedere attualmente dei resti di quell’epoca. Nei pressi dell’antica strada romana di Via Cassia, sempre nella Valle di Baccano, venne costruita la Mansio ad Vacanas, nel I sec d.C. Si tratta di una stazione di sosta per i viaggiatori e il riposo dei cavalli (sono visibili ancora i suoi resti).
Le prime documentazioni dell’esistenza di Campagnano di Roma, risalgono al 1076 durante lo smembramento della Domusculta Capracorum (zone d’agricoltura amministrate dal Papa per ripopolare la campagna romana). Dopo la caduta della Domusculta, ebbe inizio la fase di costruzione delle mura di Campagnano di Roma con gli abitanti dei luoghi vicini che iniziarono a fortificare la rocca tufacea, tipica dell’attuale borgo del paese.
Durante l’epoca medievale presso la Valle di Baccano passava la famosa Via Francigena di cui la Mansio ad Vacanas fungeva proprio da luogo di sosta.
Nel 1270 il cardinale Riccardo Annibaldi diede la sua protezione al paese, e fu uno dei primi statuti della Campagna Romana, mentre nel 1410 il senato vendette la città alla famiglia Orsini. Con la famiglia Orsini al comando, Campagnano di Roma subì un’impennata positiva a livello urbanistico. Nel XV secolo divenne meta di soggiorno, mentre a Roma c’era la peste nera, di alcuni tra i più importanti personaggi, tra cui papi e cardinali nonché di nobili di alto rango. Nello stesso periodo gli stessi Orsini fecero poi costruire un castello di notevole importanza per il Lazio, che venne però poi demolito nel XVIII secolo.
In età più moderna. precisamente nel 1662, papa Alessandro VII lavora alla vendita della città a suo nipote Flavio Chigi. Con la nuova famiglia al comando, il paese gode di altre trasformazioni tra cui: strade nuove, demolizioni di vecchi edifici e costruzione più restauro di nuovi, inoltre tra il 1600 e il 1700 venne costruito un nuovo borgo chiamato “Borgo Paolino” che altro non è che l’attuale Corso Vittorio Emanuele con annessa la gigantesca Porta Romana che oggi viene chiamata dagli abitanti semplicemente “Arco” simbolo della piazza principale insieme al Palazzo Venturi. Il borgo verrà restaurato infine con l’inizio del XX secolo.
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